Il Gruppo Duca di Salaparuta SpA si è costituito nel 2003 riunendo tre brand storici, noti a livello internazionale, già parte da qualche anno di Illva Saronno Holding SpA. Stiamo parlando dei noti marchi “Corvo” e “Duca di Salaparuta”, nati nel 1824, e “Florio”, battezzato nel 1833. Tre brand che negli anni si sono distinti sia attraverso le tenute e le storiche Cantine di Marsala e di Casteldaccia, ma anche e soprattutto attraverso l’eccellenza dei vini prodotti.
Incontrando questo gruppo vitivinicolo, quello che colpisce è prima di tutto la storia. Una storia antica, ben radicata nel territorio siciliano, nella quale il lavoro dell’uomo, il suo know-how, la sua intuizione e la conoscenza di vigna e vitigni sono sempre stati centrali nella creazione di nuovi vini e nella definizione della loro personalità.
Ma quello che più di tutto stupisce è come questa storia antica e questa centralità dell’elemento umano si siano perfettamente mescolati a un’innovazione tecnologica spinta.
È in questo contesto di concreta e positiva contaminazione fra la tradizione, l’artigianalità e la tecnologia che si inserisce uno dei progetti più recenti delle Cantine Duca di Salaparuta, quello legato all’installazione di un nuovo software MES, fornito da Wonderware, in seguito all’introduzione in azienda di una nuova linea di imbottigliamento, completamente digitale.
A raccontare il progetto sono due manager che hanno fatto il loro ingresso nell’organico del Gruppo Duca di Salaparuta insieme alla nuova linea: Giuseppe Mangiameli, responsabile Sistemi Automatici e Programmazione Plc, e Claudia Piccinini, responsabile Assicurazione Qualità e Sicurezza Alimentare.
“Si può dire che la collega ed io siamo ‘nati’ con questa nuova linea di imbottigliamento nelle Cantine Duca di Salaparuta, ne abbiamo visto la genesi, il collaudo, la messa in funzione, insomma siamo cresciuti insieme”, esordisce Giuseppe Mangiameli. La linea in questione è un nuovo impianto per l’imbottigliamento che si inserisce a valle dei processi di vinificazione delle Cantine Duca di Salaparuta, è entrato in funzione nel corso del 2020 e presenta una capacità produttiva a regime di 10mila bottiglia all’ora.
“Il tratto distintivo più importante di questa linea è la sua essenza full digital, nel senso che è stata ingegnerizzata per essere conforme alle linee guida tecnologiche di Industria 4.0. Questo significa principalmente che la linea è abilitata a connettersi nativamente con gli altri impianti in funzione e a condividere i dati raccolti dal campo con i sistemi software degli altri reparti aziendali” – G. Mangiameli
La soluzione MES Wonderware
In questo percorso di digitalizzazione, Duca di Salaparuta ha scelto di adottare una nuova soluzione MES Wonderware, attingendo anche all’esperienza di successo da parte della Holding Illva Saronno, negli stabilimenti ‘Di Saronno’, nei quali è stata realizzata l’installazione del medesimo software.
Con la messa in funzione della nuova linea, il team delle Cantine Duca di Salaparuta ha quindi introdotto in azienda la piattaforma di supervisione Wonderware System Platform, il sistema Scada InTouch, oltre ai due moduli specifici MES Performance – per l’analisi dell’andamento dei fermi macchina e il calcolo dell’OEE – e MES Operations – per la gestione della lavorazione, dall’ordine alla produzione, in tutte le fasi dell’order execution.
“Installare una nuova linea di imbottigliamento full digital, più performante e veloce, ha posto il problema in azienda di integrarla al meglio con gli altri sistemi IT esistenti, dentro e fuori la fabbrica, per sfruttarne al massimo le potenzialità, per questo si è deciso di inserire il nuovo software Wonderware. La soluzione Wonderware si colloca esattamente tra il software gestionale aziendale JDEdwards, la piattaforma di supervisione delle attività di cantina (accettazione ordine, processi di vinificazione, imbottigliamento), il PLC principale e la sensoristica di linea, scambiando e ricevendo dati su lotti, quantità vino, formati e numero bottiglie prodotte, parametri delle condizioni ambientali (temperatura, umidità e così via) e stato serbatoi”. – G. Mangiameli
Tutte le macchine nelle Cantine Duca di Salaparuta comunicano sulla rete principale di stabilimento; esiste poi una seconda rete dedicata per i PLC e una terza rete aggiuntiva per la comunicazione verso i fornitori dei controllori, utilizzata per eventuali modifiche o interventi sui dispositivi: ogni esterno che si collega accede solo alla sezione di competenza, nella massima sicurezza.
Grazie alle schede di rete integrate, il sistema Wonderware si connette automaticamente e in modo sicuro sia alla rete generale di stabilimento, sia alla seconda rete, alla quale sono connessi i controllori, e ancora, alla rete del gestionale aziendale.
Obiettivo: digitalizzazione nel rispetto della tradizione
Il nuovo progetto MES nelle Cantine Duca di Salaparuta ha permesso ai responsabili di ottenere una visione complessiva, sempre aggiornata, e in modo completamente integrato, di tutte le lavorazioni, dalle attività in cantina di vinificazione ai processi di imbottigliamento in fabbrica, fino allo stoccaggio e alla consegna finale.
“Questo nuovo progetto MES ci ha permesso di raggiungere due obiettivi molto importanti, che spesso si danno erroneamente per scontati”, dice Claudia Piccinini, responsabile Assicurazione Qualità e Sicurezza Alimentare. “Ovvero un monitoraggio costante delle lavorazioni di fabbrica in tempo reale, unito a una comunicazione amplificata ed estesa, sempre in tempo reale, dei dati relativi alla fabbrica verso tutti i reparti e gli uffici del gruppo. Oggi, per noi questi due obiettivi sono diventati una pratica quotidiana, ma in passato non erano affatto semplici da ottenere, ed è proprio questo il beneficio della digitalizzazione dei processi, grazie al software. Ora, possiamo avere a disposizione indici di prestazione, valutazioni di parametri e andamento della capacità della linea (giornalieri, mensili, settimanali) in tempi estremamente rapidi e nella massima condivisione: questo potenzia l’efficienza e l’efficacia non solo della linea di imbottigliamento, ma di tutta l’azienda”.
Con il progetto MES e la nuova linea di imbottigliamento, Duca di Salaparuta ha sperimentato in pieno i principi dell’Industria 4.0, pur riuscendo a calare questo approccio in una realtà produttiva molto legata a storia, territorio e tradizione.
“Non pensiamo affatto che le tecnologie abilitanti il 4.0 e la digitalizzazione siano in conflitto con la storia e l’artigianalità che hanno caratterizzato i brand della cantina nel tempo, anzi”, commenta Piccinini. “Si continua a garantire la lavorazione tradizionale dei vini, si cura da vicino l’uva, la raccolta, la vinificazione in cantina, l’imbottigliamento e l’invecchiamento, fino alla consegna finale, nel pieno rispetto dei tempi e dei passaggi. Il fatto di aver reso i processi digitali e completamente automatizzati non toglie alcun valore a questi aspetti, bensì potenzia la condivisione delle informazioni a tutti i livelli aziendali e la nostra capacità di comunicazione, oltre ad aiutare a ridurre sprechi o anomalie produttive, in ogni processo. Industria 4.0 ben si combina con storia e tradizione, rendendo l’azienda più efficiente e più competitiva sul mercato”.
Risultati: qualità, controllo end-to-end e personalizzazione
Grazie alla possibilità di raccolta e condivisione full digital dei dati relativi a tutto il processo di imbottigliamento – dall’ordine all’esecuzione della produzione in fabbrica – anche verso gli altri reparti aziendali – cantina, magazzino, uffici – in Duca di Salaparuta è stato ridotto in modo significativo, se non in molti casi eliminato, l’utilizzo di documentazione cartacea.
In generale, con la piattaforma software Wonderware sono stati ottenuti un controllo e un monitoraggio completi del processo end-to-end, dall’arrivo dell’uva in azienda alla produzione del vino, alla gestione dell’ordine, all’uscita del pallet con le bottiglie verso il cliente finale.
“Con questo nuovo percorso di digitalizzazione intrapreso stiamo ottenendo un’importante ottimizzazione dei processi di linea, con un impatto complessivo positivo sulla gestione dei lotti produttivi e un significativo miglioramento dell’OEE”, dice Mangiameli.
“Aver reso standard e completamente automatizzato il processo produttivo ci ha anche permesso di ottimizzare ulteriormente i sistemi di qualità, grazie a una supervisione digitale e integrata con il resto dei sistemi IT”, aggiunge Piccinini.
Infine, un aspetto importante che ha determinato la buona riuscita del progetto MES nelle Cantine Duca di Salaparuta è quello legato agli interventi di personalizzazione e alla stretta collaborazione tra le varie figure coinvolte.
“In questo percorso è stata fondamentale la collaborazione sempre attiva sia tra le diverse figure aziendali interne, dal magazzino all’ufficio acquisti, alla produzione, i cui team tuttora si interfacciano a livello diverso con il MES, sia tra le persone in Duca di Salaparutra e gli interlocutori di Wonderware e del loro system integrator partner”, afferma Piccinini.
“Avevamo delle precise necessità di personalizzazione che la stretta collaborazione con l’ecosistema Wonderware ci ha permesso di soddisfare in pieno, senza mai interrompere la produzione nelle fasi di messa in servizio dei programmi”, dice Mangiameli. “Oggi il sistema MES è perfettamente calato nelle Cantine Duca di Salaparuta: Wonderware System Platform e InTouch sono tecnologie standard che si prestano a essere configurate in modo flessibile per le Operations dell’azienda; pur non essendo soluzioni nate custom, di fatto ci hanno garantito sin dalle prime fasi di sviluppo una grande flessibilità di personalizzazione, conservando allo stesso tempo dei livelli standard ottimali in termini di execution, upgrade, cybersecurity”. E, anche dopo l’avvio dei software, come precisa Mangiameli, la collaborazione è continuata con un’assistenza tempestiva e competente nello sviluppo dell’applicazione.
“Duca di Salaparuta è una cantina con una storia secolare alle spalle, che ha saputo intraprendere un investimento importante in nuove tecnologie IT e software, per una totale digitalizzazione delle Operations, guardando con lungimiranza al futuro”, conclude Daniele Vizziello, Sales Manager di Wonderware Italia. “Non si è limitata a impostare un semplice passaggio di alcuni dati dal gestionale verso gli impianti in fabbrica, tanto per beneficiare di alcuni incentivi 4.0, ma ha trasformato l’introduzione di una nuova linea e di un nuovo software in azienda nell’occasione per rivedere, migliorandoli ulteriormente, i processi aziendali e il modo di lavorare degli operatori”.
Insomma, si è messa in gioco, senza temere l’avvio di un progetto annuale orientato alla completa ottimizzazione delle Operations, digitalizzandole.